Chi è Angelika Hutter, la donna responsabile della strage di Santo Stefano di Cadore

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su Angelika Hutter, la donna che ha ucciso tre persone con la sua auto a Santo Stefano di Cadore.

Angelika Hutter è una donna tedesca balzata agli onori delle cronache a causa di un tragico incidente a Santo Stefano di Cadore che ha causato la morte di tre persone, tra cui quella di un bambino. Scopriamo cosa c’è da sapere su di lei e sul tragico incidente.

Chi è Angelika Hutter

Classe 1992 e originaria di Baviera, in Germania, Angelika Hutter è una donna tedesca balzata tragicamente agli onori delle cronache il 6 luglio 2023 dopo che, con la sua auto, ha travolto una famiglia veneziana causando la morte di un bambino, del suo papà e della nonna. Con loro era presente anche la madre del piccolo, che ha riportato solamente una frattura al piede.

Angelika Hutter è stata subito fermata dagli inquirenti e – stando a quanto riporta il Gazzettino – dopo la tragedia si sarebbe chiusa nel più totale silenzio affermando di non ricordare nulla di quanto accaduto. Secondo Vanity Fair la donna si sarebbe dichiarata nullatenente e senza fissa dimora. Avrebbe infatti vissuto a bordo dell’Audi A3 con cui avrebbe investito la famiglia veneziana e al cui interno sarebbero stati rinvenuti alcuni dei suoi oggetti personali e anche delle provviste e generi alimentari.

L’incidente

Stando a quanto riportato da La Repubblica e dai principali quotidiani, la mattina del 6 luglio nella zona di Santo Stefano di Cadore, l’auto guidata da Angelika Hutter avrebbe percorso un tratto di strada a grande velocità e non si sarebbe fermata dopo aver travolto appieno una famiglia, causando la morte di un bambino, Mattia Antoniello, il padre Marco e la nonna Mariagrazia Zuin. Gli unici a sopravvivere sono stati la madre del piccolo, Elena Potente, e il nonno Lucio Potente.

Stando alle prime ricostruzioni l’auto guidata da Angelika Hutter avrebbe sbandato, ma non ci sarebbe stato da parte della donna alcun tentativo di fermarsi. Stando alle prime ipotesi avvallate dalle indagini dagli inquirenti, la donna potrebbe aver accusato un malore o il suo potrebbe esser stato addirittura un gesto volontario. Le analisi condotte dagli inquirenti hanno escluso uso di alcol o droghe da parte della Hutter.

A fine maggio la donna era stata segnalata alle forze dell’ordine per aver avuto una lite con un commesso di un negozio da cui avrebbe preteso di avere un telefono cellulare. In quell’occasione la Hutter avrebbe tirato fuori dalla sua borsa un martello con fare minaccioso. Lo stesso martello sarebbe stato poi ritrovato dagli inquirenti a bordo della sua auto e anch’esso sarebbe servito ad avvallare le ipotesi in merito alla sua presunta infermità mentale. Dopo l’incidente è stata trasferita nel carcere della Giudecca, a Venezia.